In questi ultimi anni la ricerca ha messo in evidenza come molte condizioni tipiche del mondo occidentale e oggi assai comuni – inquinamento, stress, dieta sbilanciata, iperproteica, infiammazioni – comportino uno stato di acidità cronica del terreno cellulare del nostro organismo. Ma il problema ancora più delicato è il fatto che è stato dimostrato come questa acidità sia all’origine di tante malattie, anche gravi.

La soluzione?

Una dieta alcalinizzante per detossificare il corpo, che controbilancia adeguatamente tale acidità con elementi alcalini, ovvero sostanze che portino la lancetta dell’equilibrio acido-base dei tessuti attorno al 7, un valore che è considerato l’optimum.

Per questo abbiamo bisogno di curare meglio la nostra alimentazione aumentando l’apporto di cibi alcalinizzanti. È opportuno rinunciare più spesso, ma non sempre, alla carne, ai dolci e ai latticini che dopo la digestione lasciano residui acidi. Per evitare poi di immagazzinare nuovi acidi è consigliabile intervenire sullo stile di vita. Anche l’attività fisica è importante perché attraverso la respirazione e la sudorazione vengono espulse molte tossine. In alcuni casi è fondamentale anche ricorrere all’aiuto di specifici integratori a base di magnesio, ad esempio, o altri sali minerali utili a contrastare l’acidosi interna.

 

Quali sono i sintomi dell’acidosi?

I sintomi dell’acidosi sono infiammazioni leggere, sensazione di pienezza, senso di stanchezza, irritabilità, mancanza di vitalità e depressione, ridotta capacità di concentrazione, rigidità muscolare, aumento della frequenza cardiaca, disturbi del sonno, digestione difficoltosa, tendenza alla stipsi.

Cosa fare per ridurre l’acidosi?

In primis a tavola bisogna mangiare meno, l’ipernutrizione agisce sempre in direzione acidificante. Le proteine vanno consumate nel giusto quantitativo. Le indicazioni su quante proteine assumere vanno da mezzo grammo di proteine per ogni chilo di peso corporeo a 1,5 grammi. È necessario abolire invece gli zuccheri raffinati e sostituirli solo con quelli della frutta oppure delle verdure. Inoltre come fonte zuccherina possiamo prediligere dei cereali complessi. Al posto dei grassi saturi, quindi di origine animale, è invece consigliabile utilizzare quelli insaturi sotto forma di pesci grassi, semi oleosi, olio d’oliva e altri oli vegetali pregiati e salutari.

È preferibile ridurre il sale, magari sostituendolo con le spezie, e curare la cottura. Bene se utilizziamo una cottura al vapore oppure una leggera ebollizione. L’importante è non bruciarle con temperature troppo elevate.

 

Dottoressa Clea Allocca