In termini alimentari, “sodio” e “sale” non sono sinonimi, anche se sono strettamente correlati. Ecco le principali differenze:
Sodio:
- Il sodio è un elemento chimico, rappresentato con il simbolo Na (dal latino “Natrium”).
- È un minerale essenziale per il corpo umano, necessario per funzioni vitali come la regolazione dei fluidi, la trasmissione degli impulsi nervosi e la contrazione muscolare.
- Il sodio si trova in molti alimenti, sia naturali che trasformati, e non solo nel sale da cucina. Può essere presente in carne, pesce, verdure, latticini e molti prodotti alimentari confezionati.
Sale:
- Il sale da cucina (cloruro di sodio) è un composto chimico composto da sodio (Na) e cloro (Cl), con la formula chimica NaCl.
- Il sale è la principale fonte di sodio nella dieta umana.
- Oltre a essere usato per insaporire e conservare i cibi, il sale è presente in molti prodotti alimentari trasformati, come pane, salumi, snack, salse e cibi pronti.
Differenze chiave:
Il sale da cucina è composto per circa il 40% da sodio e per il 60% da cloro. Quindi, quando consumi sale, stai ingerendo sia sodio che cloro.
Il sodio, invece, è un singolo elemento chimico.
L’assunzione giornaliera raccomandata di sodio per un adulto è generalmente di circa 2.300 milligrammi, che equivale a circa un cucchiaino di sale.
Tuttavia, si raccomanda di mantenere l’assunzione di sodio sotto i 1.500 milligrammi al giorno per ridurre il rischio di ipertensione e altre malattie cardiovascolari.
Fonti:
Il sodio può essere assunto da una varietà di alimenti, non solo dal sale da cucina.
Il sale da cucina è la fonte più comune di sodio, ma il sodio si trova anche in molti alimenti trasformati e conservati.
In sintesi, mentre il sodio è un elemento chimico essenziale per il corpo umano, il sale da cucina è una delle principali fonti di sodio nella dieta e viene utilizzato principalmente per insaporire e conservare i cibi.
Spesso si sente dire che è indispensabile aggiungere sale alla nostra dieta soprattutto d’estate, in realtà non lo è, ma ci sono alcune considerazioni da tenere a mente riguardo all’uso del sale e al fabbisogno di sodio durante i mesi caldi:
Durante l’estate, soprattutto in climi caldi o durante attività fisiche intense, si tende a sudare di più. La sudorazione comporta una perdita di elettroliti, tra cui il sodio. In questi casi, reintegrare il sodio può essere importante per mantenere l’equilibrio elettrolitico e prevenire condizioni come crampi muscolari o iponatriemia (bassi livelli di sodio nel sangue).
In generale, una dieta equilibrata fornisce la quantità necessaria di sodio senza bisogno di aggiungere sale in eccesso. Molti alimenti naturali contengono già sodio. Tuttavia, se si segue una dieta particolarmente povera di sodio o si evitano alimenti trasformati, potrebbe essere necessario aggiungere un po’ di sale per assicurarsi di assumere abbastanza sodio, specialmente se si suda molto.
Persone con determinate condizioni mediche, come l’ipertensione, potrebbero dover limitare l’assunzione di sale indipendentemente dalla stagione. È sempre consigliabile seguire le indicazioni del proprio medico riguardo all’assunzione di sodio.
Esistono modi per insaporire i cibi senza usare troppo sale, come l’uso di erbe aromatiche, spezie e altri condimenti. Questi possono aiutare a ridurre l’assunzione di sodio mantenendo i cibi saporiti.
In conclusione, non è strettamente necessario aumentare l’uso del sale d’estate se la tua dieta è già equilibrata e fornisce la giusta quantità di sodio. Tuttavia, in caso di sudorazione eccessiva, potrebbe essere utile prestare attenzione all’assunzione di sodio per evitare squilibri elettrolitici. In ogni caso, è importante non eccedere nell’uso del sale per prevenire problemi di salute a lungo termine. Se hai dubbi specifici, è sempre una buona idea consultare un professionista della salute.
Dottoressa Clea Allocca