In estate, si sa, il rischio di diventare tutti un po’ più morbidi c’è.

In tutti i sensi!

 Diciamocelo, fa troppo caldo per continuare a rispettare rigorosamente regole e impegni! Abbiamo bisogno di grosse boccate d’aria, tintarelle e di piccole, golose, trasgressioni: prima fra tante il mitico cornetto di mezzanotte… Dico bene?

 A rimetterci, però, sono giro-vita, fianchi, addome e soprattutto gambe. Possiamo anche dire semplicemente: “la salute in generale”, che in fondo ci è assai più cara!

 E’ umano che al solo suono della parola “vacanza” diventiamo più “flessibili”, per carità!

 Posticipiamo sveglie (e colazioni al seguito); saltiamo i pranzi… perché chilocalorie e alte temperature non vanno affatto d’accordo; e facciamo dell’aperitivo (di solito a base di alcol) un vero e proprio “must”.

Così facendo, innanzitutto ci procuriamo un eccesso ponderale, ovvero un aumento del grasso corporeo, procurato da tutti gli sfizi pieni di soluti a cui non possiamo più rinunciare; e inoltre conserviamo tutto l’appetito per le cene: giustamente in compagnia, sempre abbondanti, decisamente troppo tardive e, per lo più, concluse in dolcezza.

 

A Settembre le somme, però, le tira sulla bilancia la nutrizionista…

E voi giù coi musi lunghi: a lamentarvi delle gambe gonfie e pesanti dovute a tutta la ritenzione idrica dovuta alla carovana di sale, grassi e zuccheri che vi portate dietro…

 Ma non ce n’è ragione! E’ inevitabile che un’alimentazione sballata abbia certi effetti, come è comprensibile che non riusciamo tutti a seguire una dieta corretta durante un periodo tanto spensierato.

Quindi ho pensato che vi avrebbe fatto piacere sapere fin da ora come correre ai ripari il prima possibile, così da ridurre al minimo la nostalgia post-vacanza che ci assale inevitabilmente al rientro.

 Il primo passo, come sempre, è l’idratazione. Tanta, tanta acqua naturale! Almeno un litro e mezzo, meglio due, e sarebbe ottimale se ci si limitasse a bere lontano dai pasti.

 Poi è essenziale che riprendiamo a cenare presto, almeno tre ore prima di andare a letto, e naturalmente sono ammessi solo pasti leggeri.

 Per vostra informazione, i pasti consumati in seconda serata, o peggio, a tarda notte rallentano il fegato, che invece ha bisogno del giusto tempo per cominciare il suo lavoro di drenaggio. Concediamogli almeno tre ore, mi raccomando.

 Arrivando al dunque: cosa mangiare al rientro dalle vacanze?

Presto detto! Verdure a foglie verdi, frutta secca e a guscio,  frutta fresca, a patto che abbia un basso indice zuccherino (agrumi, fragole, mirtilli, frutti rossi in genere, evitando invece banane, mele, pere, meloni, pesche, albicocche e ciliegie).

 Coi cereali teniamoci sul moderato in termini di dosi, preferendo se possibile quelli integrali e poco raffinati; e, in generale, cerchiamo di ridurre l’apporto calorico rispetto a quello assunto nella quotidianità vacanziera.

Questo deficit ci permetterà di ottenere certamente una graduale perdita di peso corporeo, coi giusti tempi e senza effetti collaterali di alcuna sorta.

 

Ricapitolando.

Bere tanta acqua. Prediligere alimenti sani e naturali: verdura, frutta, cereali integrali, uova, carne bianca, pesce magro e di tanto in tanto qualche yogurt. Consumare cene leggere, tendenzialmente sul presto.

E, ultime ma non ultime, non ci starebbero male delle belle tisane a base di alimenti a base di alimenti come il tarassaco, la betulla, il cardo mariano tutti dotati di ottime capacità detossificanti.

 Ora sapete più o meno tutto a proposito delle strategie alimentari di cui tener conto per rimettersi in forma il prima possibile dopo un’estate davvero spensierata, il che, naturalmente, non vuole affatto essere un via libera ad un’alimentazione estiva “senza frontiere”.

Non dimenticate mai che il benessere non conosce ferie e che prendersi cura di se stessi non funziona mai davvero se non è esercitato sia come pratica sia come forma mentis quotidiana!

Il vostro protocollo “Settembre, non ti temo!” è finalmente pronto!

Non vi resta che farne tesoro!